7 août 2008
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PETRELLA: SCALZONE, CACCIA ALL'UOMO? SI ROMPERANNO I DENTI.. (ANSA) - PARIGI, 5 AGOSTO -
Se ''il generone politico italiano'' insiste ''in questo canceroso rifiuto di una soluzione classicamente istituzionale come un'amnistia e nella conseguente infima pratica della caccia all'uomo in giro per i continenti, il loro sara' il morso di un cane su una pietra: meglio, in questo caso, che ordinino delle dentiere'': lo ha detto Oreste Scalzone, ex leader di Potere Operaio, commentando con l'ANSA la scarcerazione di Marina Petrella. La politica della ''caccia all'uomo'' - continua Scalzone - ''in cinque anni e' riuscita a scippare di frodo la vita di Persichetti e della Algranati (due fuoriusciti estradati da Francia e Algeria, ndr), un risultato crudele e ridicolo assieme''.
Quanto alla decisione di oggi, Scalzone ha reso omaggio ''alla potenza di un corpo che non vuole piu' vivere a certe condizioni, a una difesa accanita, a una campagna tenace e veritiera che hanno spuntato un primo risultato. E' appena l'inizio, ma e' decisivo. E' il passaggio da un'agonia alla vita''. Secondo Scalzone, diventato punto di riferimento del Comitato di sostegno a Marina Petrella, ''i primi a mostrare di aver capito sono stati i responsabili politici al massimo livello che si giocano la faccia sul mercato elettorale e dei sondaggi. Sono invece sconfitti i funzionari della crudelta', i topi sordi anonimi annidati negli apparati di stato che fanno carriera sul populismo penale senza mai comparire''. La decisione di oggi ''ci da' la carica per ripartire su due obiettivi minimi - ha continuato -, la clausola umanitaria sembra un vestito su misura per Marina e un decreto che decida su questa base l'impossibilita' di estradarla e' possibile e ragionevole. Una moratoria delle estradizioni e' gia' nella logica delle cose e nelle stesse parole del presidente Sarkozy, che in questi giorni sta decidendo di chiudere il contenzioso dei cosiddetti anni di piombo in Francia''.(ANSA).
Se ''il generone politico italiano'' insiste ''in questo canceroso rifiuto di una soluzione classicamente istituzionale come un'amnistia e nella conseguente infima pratica della caccia all'uomo in giro per i continenti, il loro sara' il morso di un cane su una pietra: meglio, in questo caso, che ordinino delle dentiere'': lo ha detto Oreste Scalzone, ex leader di Potere Operaio, commentando con l'ANSA la scarcerazione di Marina Petrella. La politica della ''caccia all'uomo'' - continua Scalzone - ''in cinque anni e' riuscita a scippare di frodo la vita di Persichetti e della Algranati (due fuoriusciti estradati da Francia e Algeria, ndr), un risultato crudele e ridicolo assieme''.
Quanto alla decisione di oggi, Scalzone ha reso omaggio ''alla potenza di un corpo che non vuole piu' vivere a certe condizioni, a una difesa accanita, a una campagna tenace e veritiera che hanno spuntato un primo risultato. E' appena l'inizio, ma e' decisivo. E' il passaggio da un'agonia alla vita''. Secondo Scalzone, diventato punto di riferimento del Comitato di sostegno a Marina Petrella, ''i primi a mostrare di aver capito sono stati i responsabili politici al massimo livello che si giocano la faccia sul mercato elettorale e dei sondaggi. Sono invece sconfitti i funzionari della crudelta', i topi sordi anonimi annidati negli apparati di stato che fanno carriera sul populismo penale senza mai comparire''. La decisione di oggi ''ci da' la carica per ripartire su due obiettivi minimi - ha continuato -, la clausola umanitaria sembra un vestito su misura per Marina e un decreto che decida su questa base l'impossibilita' di estradarla e' possibile e ragionevole. Una moratoria delle estradizioni e' gia' nella logica delle cose e nelle stesse parole del presidente Sarkozy, che in questi giorni sta decidendo di chiudere il contenzioso dei cosiddetti anni di piombo in Francia''.(ANSA).