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Alla costituzione di un movimento antipenale potremmo andarci non con una identità definita ma con un discorso comune autonomo, quello che io definisco comunauta.
Proposta – per riprendere ancora Foucault – contro la razionalità dell’economico, dello statale, della società del lavoro. Spieghiamoci, confutiamoci, contestiamoci,
ricomprendiamoci, incontriamoci, combattiamoci pure, ma anche amnistiamoci. Dimostriamo che è possibile combinare il ricordo e l’oblio mentre adesso si arriva ad una microfisica delle
guerre sante, l’uno contro l’altro. La risposta, Canetti, è ancora nel vento: avremo finito di uccidere quando gli esseri umani saranno liberi come uccelli e fraterni come uno
stormo.
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